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Li chiamano outlet, ma sono semplicemente spacci, che profumano di affari d’oro. Così, almeno, promettono gli specialisti del firmato scontato. Anzi, scontatissimo. Il countdown per l’apertura dei saldi, le file “togli fiato”, la ricerca affannosa delle tessere convenzionate sono un pallido ricordo. Bye bye acquisti di fine stagione. Il risparmio non ha più date definite, soprattutto per chi ha il palato fine e ai vestiti “di marca” non sa proprio rinunciare.
Acquista risparmiando {mosimage}
I saldi
Gli outlet
Si trovano in varie parti d'Italia, soprattutto al centro-nord. Sono i villaggi del risparmio: tanti negozi racchiusi in un'unica cittadella, per fare shopping ma anche per incontrarsi con gli amici e fare una passeggiata, visto che all'interno di queste "fortezze" ci sono anche bar, ristoranti, baby parking.
{mosimage} Moda: guida al risparmio Fare attenzione al budget non significa sempre rinuciare alla qualità. Anche quando si tratta di abbigliamento. Grazie agli spacci aziendali, che vendono anche online, tutte possiamo finalmente sfoggiare un guardaroba all’ultima moda. Comprare il massimo e spendere il minimo. Questa è la filosofia di chi, per sfoggiare un guardaroba di classe senza spendere cifre da capogiro, si rivolge alle cosiddette Factory Outlet, spacci aziendali dei marchi della moda, in cui è possibile trovare, scontati, i capi delle stagioni precedenti, i campionari, le ultime taglie o tutto ciò che, a causa di difetti a volte impercettibili, non può essere venduto in negozio.
Il sito LOMBARDIA PMI ci annovera tra i siti dedicati allo shopping. {mosimage}
Gli spacci aziendali di CARPI e dintorni:
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Tratto da La Stampa 23 Ottobre 2005
Passi la mania per le firme, ma perché spendere un capitale in boutique d'alta moda - e altissimi prezzi - quando si può risparmiare? {mosimage}
di Sandro Bennucci su la Nazione 14/10/05
Si chiamerà outlet «McArthur Glen». Nascerà a Barberino di Mugello il 2 marzo 2006. Con circa sei mesi di ritardo sulla scadenza annunciata in precedenza e che riguardava lo scorso mese di settembre. La nuova data, annunciata durante un vertice presieduto da Gianfranco Simoncini, assessore al lavoro della Regione, dovrebbe essere una garanzia soprattutto per i dipendenti ex Rifle in attesa di una ricollocazione. L’altra faccia della medaglia è il dissenso dei commercianti. Che vedono la grande struttura come un colpo mortale alla rete distributiva dell’abbigliamento di qualità, ossia alla rete portante dei centri storici, rete a rischio soprattutto in quei comuni della provincia di Firenze (Mugello compreso) non inseriti nel circuito turistico.