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Tratto da Il secolo XIX - 12 Ottobre 2008
La crisi economica c’è, ma al Serravalle Outlet si fa fatica a vederla. O almeno così pare. Arrivando dall’autostrada A7 Milano-Genova, anche lo scorso fine settimana, c’erano le solite code al casello, come quando le banche americane erano ancora in piedi.
Il grande parcheggio pieno, a dispetto del crollo delle borse. «E’ che siamo nella piena stagione», dice quasi a volersi giustificare del successo la direttrice Daniela Bricola. Nei 40 giorni dei saldi, tra lo scorso luglio ed agosto, avevano varcato il cancello della cittadella degli acquisti di marca a prezzi scontati circa 700 mila visitatori. 40 milioni di euro di fatturato, con una crescita dell’11%: un nuovo record per la McAthurglen, la società angloamericana che gestisce il più grande outlet d’Europa, insieme ad un’altra decina di centri come quello di Serravalle, sparsi per tutto il continente.
Tutto intorno, il commercio al dettaglio tira la cinghia, ma l’Outlet
sembra sempre rappresentare l’eccezione. «Diciamo che gli acquisti oggi
sono comunque più oculati, anche nei nostri negozi», ammette la
direttrice. Il trend, tuttavia, resta quello di una crescita costante,
anche nel pieno della crisi. «L’affluenza in questi fine settimana è
stata elevata e, sia a parità di punti vendita, sia in considerazione
delle nuove recenti aperture, siamo in crescita».
Magia del richiamo affascinante dei prodotti di marca ma a prezzo
accessibile. «Il fatto è che stiamo assumendo un ruolo sempre più
importante nella filiera del tessile. Acquistando un capo di marca, il
consumatore sa che porta a casa un bene che durerà nel tempo».
E’ una possibilità. Ma c’è anche il fatto che, a dare una mano ad
innalzare il fatturato, sono gli arrivi dei turisti-consumatori. Si
contraggono i consumi da parte di chi arriva dalle immediate vicinanze
di Serravalle, cresce il flusso di chi decide di inserire una tappa
alla cittadella dello shopping nel suo tour in giro per l’Italia. «Il
turismo per noi sta assumendo un ruolo sempre più importante» conferma
Daniela Bricola.
A testimoniarlo sono la presenza di stranieri e l’utilizzo a pieno
ritmo delle navette che partono ogni giorno da Milano e Torino,
portando al Serravalle Outlet, per una esperienza di shopping estremo,
chi arriva nel nostro Paese magari per andare a Firenze o Roma, e fa
una sosta nel più grande polo commerciale d’Italia, approfittandone per
acquistare un souvenir di marca della moda italiana.
«Per il futuro, oltre all’apertura di quattro nuovi negozi, stiamo
anche lavorando ad un’importante operazione di co-marketing con società
ed enti di un certo livello», dice Daniela Bricola, senza lasciarsi
scappare altri dettagli. La crisi, per ora, sembra lontana.
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