Tratto da procida.blogolandia.it - 26 gennaio 2009
Le porte delle aziende bio sono sempre più aperte, apertissime. Lo sviluppo del rapporto diretto tra chi produce e chi consuma domina infatti la scena nazionale del biologico, con la vendita diretta che si espande nelle sue varie forme.
È ripresa domenica 18 gennaio la consueta programmazione culturale del Villaggio del Libro a Frassineto Po. Il 2009 è stato inaugurato da due incontri. Francesco Cordero di Pamparato, docente di Storia delle Crociate e di Storia di Bisanzio all’Università Popolare di Torino, ha dialogato con Claudio Maria Messina, direttore editoriale del Villaggio del Libro, sul suo testo “Corrado di Monferrato” – L’Italiano che sconfisse il Saladino”, pubblicato da Pintore con il patrocinio del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato”.
Tratto da Padovanews - 15 Gennaio 2009
Chissa' se la Pa-Tre-Ve di antica memoria aveva previsto sviluppiu' del genere. Di certo pero', non vi e' dubbio che si stia profilando all'orizzonte la realizzazione di una metropoli veneta che, e' bene dirlo per non incorrere in fraintendimenti, e' indispensabile sorga in corrispondenza del triangolo Padova - Treviso - Venezia.
In un certo senso direi che ci aveva gia' pensato la Serenissima, mettendo in stretta relazione la sua economia marinara con l'entroterra della ''campagna'' e la cultura espressa dall'universita' patavina.
Oggi, dopo che di acqua ne' e' passata sotto i ponti girevoli del Naviglio del Brenta, direi che la questione della ''centralita''' del Veneto si ripropone e si ripropone con urgenza visti i progetti che dalla carta stanno per passare alla fase di realizzazione e che ''il mattino'' sta ben documentando nei ''primi piani'' ad essi dedicati.
Ma vediamo di andare con ordine.
Tratto da Il sole 24 ore - 6 gennaio 2009
Buona la prima, anche se il panorama sui risultati dei saldi invernali è ancora sfuocato.
Dopo il primo weekend di liquidazioni stagionali nel settore dell'abbigliamento, i commercianti italiani sono mediamente soddisfatti dell'afflusso di clienti nei negozi, grazie a sconti di oltre il 50% sulla merce venduta. Anche nella Capitale, dove alcune associazioni dei consumatori avevano pronosticato un crollo dei consumi. E invece, ha dichiarato il segretario generale di Confesercenti Roma Walter Giammaria, «rispetto al 2008, abbiamo registrato nei primi giorni dei saldi un aumento delle vendite fra il 20 e il 25%».
Tratto da L'Espresso - 07 gennaio 2009
La flessione d’autunno è stata assorbita in un mese
Incrementi di fatturato a due cifre, fino al 30 per cento FIRENZE. Vanno a gonfie vele gli outlet che, nonostante abbiano registrato un momento di appannamento all’inizio dell’autunno a causa della crisi economica, chiuderanno l’anno con un forte aumento dei visitatori e soprattutto con rilevanti percentuali di incremento del fatturato. E se il trend nazionale sarà confermato, da oggi saranno protagonisti anche della stagione dei saldi.
Ecco il calendario saldi invernali 2008/2009 {mosimage}
Abruzzo (L’Aquila)
dal 10 gennaio al 10 marzo
Basilicata (Potenza)
dal 7 gennaio al 7 marzo
Calabria (Catanzaro)
dal 3 gennaio al 28 febbraio
Campania (Napoli)
a partire dal 2 gennaio
Emilia Romagna (Bologna)
dal 3 gennaio al 7 marzo
Una città vera e propria dedicata allo shopping con sconti che vanno dal 20% fino ad arrivare al 70% nella stagione dei saldi o in particolari promozioni.
I marchi trattati a castel guelfo sono:
Per l' abbigliamento uomo e donna:
525Absolut JoyAlessandro Dell'Acqua Baldinini BasileBill BoardBorbonese Bray Steve Alan BSA Datch Désirée Dockers End Ferrè Frutta Glenfield Guy Laroche Henry LloydHFN Halfon Fashion Group HeddonI nverso Khiurli Krizia Levi's Lee Londsdale Mason’s Mila Schön Motivi North Sails Outrage Pakerson RedwallRegina Schrecker Renato Balestra Sahzá Sexy Woman Silla banova Stefanel Timberland T-Wear Warner Bros Vestebene taglie 40/60 Wrangler Zuiki.
Tratto da LA STAMPA - 30 Novembre 2008
Anche negli Usa il via ai saldi delle Feste è andato meglio del previsto
FRANCESCO SEMPRINI, MARCO SODANO
La crisi è la crisi, ma Natale è Natale: come la mamma, gli spaghetti e il calcio, in Italia non si tocca né si discute. Con la manovra Tremonti o senza, il Belpaese impedirà ai crolli di Borsa, al Pil inchiodato o alla produttività che si inabissa di infilarsi sotto l’albero di Natale. Più di metà degli italiani (il 56%) - dice una ricerca di Interactive Market - spenderà per i regali la stessa cifra dell’anno scorso: la media si attesta intorno ai 380 euro e uno su tre impegnerà una cifra superiore ai 400 euro. Tagliare sui pacchi natalizi? Ci pensa solo il 20%, ma anche per loro è impensabile lasciare un parente o un amico a mani vuote il 25 dicembre. Al massimo cercheranno di cavarsela con un pensierino di poco valore, andranno a caccia negli outlet o tra gli sconti della grande distribuzione. Anche per l’albero l’italiano svela la sua indole spendacciona: quest’anno preferiranno l’abete vero - spendendo la bellezza di 140 milioni - a quello di plastica, sei milioni e mezzo di abeti naturali contro cinque artificiali, mantenendo anche qui più o meno il trend dell’anno passato.
Anche in America al Natale e ai regali non si rinuncia, anzi il parossismo è tale che si arriva alla violenza: file interminabili davanti ai negozi, risse, sparatorie e morti. E’ questo il bilancio del «Black Friday» più controverso degli ultimi anni, quello della crisi maggiore dai tempi della Grande Recessione, che ha trasformato gli americani in feroci consumatori senza scrupoli o in criminali improvvisati. Il Venerdì nero è il momento più atteso dell’anno sia per i maxi-sconti, sia perché segna l’inizio della stagione natalizia durante la quale si realizza il 40% del fatturato annuale. Per questo viene chiamato «black», perché è il momento in cui i conti dei negozianti passano dal «rosso» del passivo, al nero dell’attivo di bilancio. I dati preliminari non sembrano così negativi come erano le previsioni. Secondo ShopperTrak Rct, che segue 50 mila operatori, le vendite sono aumentate del 3%: anche se è meno dello scorso anno, non ci sarebbe stato il profondo calo tanto temuto.
Tuttavia si tratta di dati parziali e vanno presi con cautela, perché la crisi e le turbolenze finanziarie hanno reso gli americani più attenti: secondo America’s Research Group, gli «shopper» avevano nelle mani tra il 25 e il 40 per cento di buste in meno rispetto all’anno passato.
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tratto da Forza-Roma - 26 Novembre 2008
{mosimage}Arriva anche a Roma il Booklet, l’outlet per tutti gli appassionati del libro. Nel nuovo spazio, che verrà inaugurato il 4 dicembre alle ore 18 in via Silla 43, si potranno trovare libri fuori catalogo, usati, antichi, o libri in catalogo che non sempre vengono distribuiti nelle librerie. Un canale alternativo capace di rendere disponibile sul mercato la parte qualitativamente migliore di quei prodotti editoriali che occupano i magazzini delle case editrici, magari pronti per diventare carta da macero. Quello romano è il secondo spazio Booklet italiano.